venerdì 9 febbraio 2007

Che farà Milano interista? Che faremo noi, diremo basta?

San Siro è diventato uno stadio fuorilegge.
Pare che i club abbiano accettato di giocare a porte chiuse negli stadi non a norma.

Sono assolutamente d'accordo, e lo sono da tanto tempo, a fermare i delinquenti che popolano gli stadi, che con la scusa del calcio danno la stura al peggio dell'essere umano. Con la scusa dello sport, ma potrebbero trovare qualsiasi altra scusa perchè, come diceva la mia nonnina, non è l'occasione che fa l'uomo ladro ma è il ladro che si cerca l'occasione. E questi hanno rubato la vita a due uomini innocenti.

Ma la storia è lunga. Ho già  parlato, in occasione di Milan-Inter agli inizi dell'aprile 2005, di quello che ho visto e vissuto in curva nord. Non so se mi era preso più lo sdegno o lo schifo, ma so che era tutto illegale.

E so anche che avevo una bella rabbia che tutti mi dicessero "stai calma, sono pericolosi, stai zitta e buona". Ma dico io, bisogna anche stare calmi davanti a certe cose come il razzismo lampante e sbandierato, le intimidazioni (anche a me), l'abuso, vedere mimare una violenza carnale, con stupro e botte, su di una bambola gonfiabile, in mezzo alle risa generali? Stare zitti perchè? Dopo tante battaglie, dopo tanto cammino nella vita, sopportare questo e fingere di non vedere?

Così devo dire che sono felice che si stiano prendendo le prime misure serie per contenere il fenomeno del teppismo e della violenza degli stadi. Anzi, quello che hanno fatto è tutto troppo poco. Mi dispiace per chi ha anticipato i soldi dei biglietti, mi spiace anche per noi che ci siamo già  prenotati per qualche partita e probabilmente non ci andremo, ma spero che queste misure siano solo iniziali. Che facciano le cose sul serio.

Assistere a certe cose sui gradoni di San Siro, e dover accettare anche che i miei amici mi dicano di stare zitta e buona perchè certa gente non si puo' neanche blandamente criticare senza rischiare le botte, una rissa generale, beh, è davvero troppo. Non è solo una questione di buona educazione, è una questione morale. E anche legale. Di libertà  civili, di diritti, di civiltà . Di democrazia.

E non accetto che mi si dica "che ci vuoi fare?" Ci voglio fare invece, non siamo impotenti perchè noi che agiamo con civiltà  e rispetto, e gusto del gioco, siamo tanti. Non ci sono solo i delinquenti alle partite!

E' ora di prendere una posizione seria e inequivocabile sul problema, anche a livello di club. Luca, Nicola, Enrico, Alberto, Ludovico, Marina, tutti, spero che saremo tutti uniti in questo, che non chiudiate gli occhi o che non facciate come qualcuno ha già  fatto, minimizzando le cose. Questa è violenza pura, questa è criminalità . E comincia dalle spinte e le minacce a un nord-africano che vende gli snack sugli spalti. E comincia col mimare uno stupro violento e di massa su di una bambola gonfiabile sugli spalti. E comincia anche con le minacce a una donna che vede tutto questo e protesta civilmente, come ho fatto io.

Io, come persona e come donna dico: BASTA!
Vi prego amici, facciamo qualcosa tutti insieme. E la prossima volta non mi isolate e non mi blandite. Facciamo qualcosa tutti insieme per fermare questo schifo, per isolare quella gente.