Posso solo ringraziare Enrico per il suo spassoso (e un poco rassegnato) riassunto della partita vista al nostro bar domenica sera e per il suo sforzo nell'esprimersi in Indonesiano!
Concordo su tutto, soprattutto sul fatto che se si hanno ambizioni queste partite si DEVONO vincere.
Conforta vedere che i ragazzi ce la mettono tutta e a fine gara sono "sudati", a differenza dello scorso anno, e che un'idea di gioco c'e'.
Con qualche rinforzo "mirato" a gennaio e un poco di fortuna magari il terzo posto lo agguantiamo: a parte la Juve mi sembra che le altre due davanti a noi stiano perdendo "smalto".
Forza INTER, vogliamo i 3 punti domenica anche se a scapito di Sinisa.
Giovanna
martedì 26 novembre 2013
Bologna-Inter 1-1
Difficile commentare una partita vista in tv da lontano, bevendo birra e sparando cazzate con gli amici di Milano Interista, in cui più che "vedere" si immaginavano sagomine chiare (i nostri) e sagomine scure (i loro) che andavano avanti e indietro tipo vecchia playstation. Neppure mi viene in aiuto la lettura di qualche bibbia sportiva (gazzetta o altro) che oggi proprio non ne ho avuto il tempo. Almeno avrei potuto provare a scimmiottare qualcuno della carta stampata scrivendo "bravo quello .... scarso quell'altro ... ma lo schema ... ma la sostituzione". Invece no. Fin qui, da quando mi sono messo di impegno a scrivere qualcosa su questo blog dopo ogni partita, ho provato a farlo "prima" di leggere la gazza e i vari altri commenti. Qualche volta ho scritto dopo aver riguardato le azioni salienti in tv a tarda notte, ma mai dopo aver letto i giornali. E questa volta non farò eccezione. Ho visto la partita col binocolo, non ho rivisto nulla in tv e non ho avuto tempo di leggere i giornali. Quindi vado a memoria e di fantasia. Più che un resoconto della partita sarà verosimilmente un resoconto della serata al bar.
Ordunque, abbiamo iniziato con buon piglio, da squadra che si sente superiore e che vuole dimostrarlo subito. Anche "noi", intesi come quelli che guardavano la partita, eravamo belli tonici. Giravano birra, panini e ottimismo. A poco dall'inizio (uno, due minuti, cinque ... boh) il più vispo dei nostri due algerini viene ammonito per un fallo che a velocità reale sembra un crimine contro l'umanità mentre al replay si rivela essere un normalissimo contrasto da uomini veri in cui, semplicemente, il nostro ha la meglio. Fallo ci stava, cartellino no. Male. Il poverino giocherà i restanti 80 e passa minuti col freno a mano tirato. Così almeno pensiamo tutti. E invece no. Passano una manciata di minuti e sempre lui, che forse non aveva capito di essere stato già ammonito, cerca di fermare un contropiede avversario con un fallo che ha tutti i requisiti che servono e bastano: volontario, tattico e stupido (almeno l'avesse fermato per davvero ....). Tutti i nostri nei paraggi si fermano stupiti per un nanosecondo in attesa dell'inevitabile secondo giallo e invece l'arbitro crudele e beffardo non fa una piega e da il vantaggio, passaggio all'uomo smarcato (Kone), tiro e gol. Prima uscita del Bologna fuori dalla sua metà campo e siamo sotto uno a zero. Abituati ad arbitraggi non sempre teneri nei nostri confronti ci aspettiamo che Banti convalidi il gol e faccia vedere il rosso a Taider. Invece assegna solo il gol e ammonisce un omino scuro per proteste. Il mondo è strano e gli arbitri lo sono ancor di più. Vabbè, meglio così, manca tanto, si recupera, pensiamo tutti sospirando di sollievo. C'è infatti una buona reazione. Gli omini bianchi sono quasi costantemente sulla parte destra del teleschermo. Gli omini scuri spazzano come possono e ci provano solamente in contropiede. Poco dopo l'omino che al replay si rivelerà essere Palacio (ussignur quanto è stanco .... diamogli una mano per cortesia) si mangia un gol solo davanti a Curci, il quale stasera per la prima volta da quando è iniziato il campionato si ricorda di essere un portiere professionista. Si rompe Nagatomo. Entra tra grida di scherno il grande Alvaro Pereira (8 milioni? 10? Grazie Branca anche per questo). Ancora Palacio, prima dello scadere, sbaglia un colpo di testa mandando fuori di poco. E noi al bar nell'intervallo si commenta che insomma ... ci vuole una seconda punta ... ci vuole Kovacic ... è il momento di Belfodil .. ma invece di Pereira non poteva mettere Zanetti? Insomma, le solite cose che ci si dice tra noi che siccome andiamo allo stadio fin da bambini sappiamo tutto e gli altri son tutti coglioni.
Inizia il secondo tempo, si riparte come era finito il primo, noi avanti, a sinistra del teleschermo, e il Bologna dietro a fare le barricate. Dopo un po' (10? 12? 15 minuti?) il nostro migliore giocatore (c'è poco da ridere, per il momento è così e sfido chiunque a dimostrare il contrario) El Cicero Jonathan, si smarca sulla destra dell'area di rigore e mira con un tiro forte e teso al tallone di un difensore avversario in modo che il pallone prenda quella minima deviazione tale da farlo infilare nell'angolino spiazzando il portiere. Chi parla di culo non ha capito niente. Era tutto calcolato e solo i veri campioni riescono a mettere a segno questi colpi da biliardo.
Quel che succede dopo è più o meno tutto uguale. Ricordo l'ingresso di due omini bianchi denominati Belfodil e Kovacic in ordine sparso, ricordo un tiro di Rolando Bianchi alla viva il parroco, soprattutto considerando la classe del soggetto, che invece a momenti entrava. E ricordo l'assalto all'arma bianca finale con traversa scheggiata su gran tiro (alla viva il parroco anche quello, per correttezza) di Juan Jesus nel recupero. Tutto questo tra un crampo e l'altro degli omini scuri che ogni tanto si accasciavano in terra tirandosi come matti le gambette.
Una buona Inter? Boh ... francamente non l'ho capito, a me onestamente non è sembrato. Tanto carattere, tanto impegno, un po' di sfiga, ma poco altro. Soprattutto qualche brocco sopravvalutato di troppo in campo e forse poco coraggio da parte di Mazzarri. Le due punte forse si potevano inserire prima. Onestamente queste partite una squadra che punta alla champions le deve vincere.
Diciamo che il terzo posto resta possibile ma molto molto difficile (oddio .... secondo me il Napoli del salumiere finisce dietro, stiamo a vedere). Siamo ragionevolmente da quarto/quinto. Però abbiamo dei giovani fortissimi che, quando li avremo venduti all'estero per un pacchetto di noccioline, sicuramente esploderanno.
A tal proposito al nostro nuovo presidente:
menyambut Presiden, cobalah untuk tidak melakukan hal-hal bodoh.
Per chi volesse approfondire: http://www.lexicool.com/imparare-indonesiano-cd-rom.asp
Enrico
Ordunque, abbiamo iniziato con buon piglio, da squadra che si sente superiore e che vuole dimostrarlo subito. Anche "noi", intesi come quelli che guardavano la partita, eravamo belli tonici. Giravano birra, panini e ottimismo. A poco dall'inizio (uno, due minuti, cinque ... boh) il più vispo dei nostri due algerini viene ammonito per un fallo che a velocità reale sembra un crimine contro l'umanità mentre al replay si rivela essere un normalissimo contrasto da uomini veri in cui, semplicemente, il nostro ha la meglio. Fallo ci stava, cartellino no. Male. Il poverino giocherà i restanti 80 e passa minuti col freno a mano tirato. Così almeno pensiamo tutti. E invece no. Passano una manciata di minuti e sempre lui, che forse non aveva capito di essere stato già ammonito, cerca di fermare un contropiede avversario con un fallo che ha tutti i requisiti che servono e bastano: volontario, tattico e stupido (almeno l'avesse fermato per davvero ....). Tutti i nostri nei paraggi si fermano stupiti per un nanosecondo in attesa dell'inevitabile secondo giallo e invece l'arbitro crudele e beffardo non fa una piega e da il vantaggio, passaggio all'uomo smarcato (Kone), tiro e gol. Prima uscita del Bologna fuori dalla sua metà campo e siamo sotto uno a zero. Abituati ad arbitraggi non sempre teneri nei nostri confronti ci aspettiamo che Banti convalidi il gol e faccia vedere il rosso a Taider. Invece assegna solo il gol e ammonisce un omino scuro per proteste. Il mondo è strano e gli arbitri lo sono ancor di più. Vabbè, meglio così, manca tanto, si recupera, pensiamo tutti sospirando di sollievo. C'è infatti una buona reazione. Gli omini bianchi sono quasi costantemente sulla parte destra del teleschermo. Gli omini scuri spazzano come possono e ci provano solamente in contropiede. Poco dopo l'omino che al replay si rivelerà essere Palacio (ussignur quanto è stanco .... diamogli una mano per cortesia) si mangia un gol solo davanti a Curci, il quale stasera per la prima volta da quando è iniziato il campionato si ricorda di essere un portiere professionista. Si rompe Nagatomo. Entra tra grida di scherno il grande Alvaro Pereira (8 milioni? 10? Grazie Branca anche per questo). Ancora Palacio, prima dello scadere, sbaglia un colpo di testa mandando fuori di poco. E noi al bar nell'intervallo si commenta che insomma ... ci vuole una seconda punta ... ci vuole Kovacic ... è il momento di Belfodil .. ma invece di Pereira non poteva mettere Zanetti? Insomma, le solite cose che ci si dice tra noi che siccome andiamo allo stadio fin da bambini sappiamo tutto e gli altri son tutti coglioni.
Inizia il secondo tempo, si riparte come era finito il primo, noi avanti, a sinistra del teleschermo, e il Bologna dietro a fare le barricate. Dopo un po' (10? 12? 15 minuti?) il nostro migliore giocatore (c'è poco da ridere, per il momento è così e sfido chiunque a dimostrare il contrario) El Cicero Jonathan, si smarca sulla destra dell'area di rigore e mira con un tiro forte e teso al tallone di un difensore avversario in modo che il pallone prenda quella minima deviazione tale da farlo infilare nell'angolino spiazzando il portiere. Chi parla di culo non ha capito niente. Era tutto calcolato e solo i veri campioni riescono a mettere a segno questi colpi da biliardo.
Quel che succede dopo è più o meno tutto uguale. Ricordo l'ingresso di due omini bianchi denominati Belfodil e Kovacic in ordine sparso, ricordo un tiro di Rolando Bianchi alla viva il parroco, soprattutto considerando la classe del soggetto, che invece a momenti entrava. E ricordo l'assalto all'arma bianca finale con traversa scheggiata su gran tiro (alla viva il parroco anche quello, per correttezza) di Juan Jesus nel recupero. Tutto questo tra un crampo e l'altro degli omini scuri che ogni tanto si accasciavano in terra tirandosi come matti le gambette.
Una buona Inter? Boh ... francamente non l'ho capito, a me onestamente non è sembrato. Tanto carattere, tanto impegno, un po' di sfiga, ma poco altro. Soprattutto qualche brocco sopravvalutato di troppo in campo e forse poco coraggio da parte di Mazzarri. Le due punte forse si potevano inserire prima. Onestamente queste partite una squadra che punta alla champions le deve vincere.
Diciamo che il terzo posto resta possibile ma molto molto difficile (oddio .... secondo me il Napoli del salumiere finisce dietro, stiamo a vedere). Siamo ragionevolmente da quarto/quinto. Però abbiamo dei giovani fortissimi che, quando li avremo venduti all'estero per un pacchetto di noccioline, sicuramente esploderanno.
A tal proposito al nostro nuovo presidente:
menyambut Presiden, cobalah untuk tidak melakukan hal-hal bodoh.
Per chi volesse approfondire: http://www.lexicool.com/imparare-indonesiano-cd-rom.asp
Enrico
mercoledì 13 novembre 2013
Inter Livorno e gli striscioni
Sono d'accordo con Enrico: partita noiosa.
Son d'accordo con Alessandro: "in fondo" non ci voleva, anche se forse così c'é stata maggiore coerenza.
Domani pare che sbarchi a Milano Thohir. Boh , stiamo a vedere, non so davvero che pensare. Certamente alcuni collaboratori del Presidente verranno silurati
Speriamo che chi prenderà il timone sia degno dell'FC Internazionale di Milano, dei suoi tifosi e ,xché no, dei soci di Milano Interista, Inter Club ora dedicato a Giacinto Facchetti.
INTER X SEMPRE
Luca
Son d'accordo con Alessandro: "in fondo" non ci voleva, anche se forse così c'é stata maggiore coerenza.
Domani pare che sbarchi a Milano Thohir. Boh , stiamo a vedere, non so davvero che pensare. Certamente alcuni collaboratori del Presidente verranno silurati
Speriamo che chi prenderà il timone sia degno dell'FC Internazionale di Milano, dei suoi tifosi e ,xché no, dei soci di Milano Interista, Inter Club ora dedicato a Giacinto Facchetti.
INTER X SEMPRE
Luca
domenica 10 novembre 2013
...IN FONDO LE ABBIAMO VOLUTO BENE
Non è vero ! Le, ANZI TI, abbiamo voluto bene senza nessun "IN FONDO" !!!!!!
E' vero che l'essere troppo tifoso a volte è deleterio, ma è ancora più vero che quello che ha dato la famiglia Moratti all'Inter è irrepetibile.
E parlando proprio di Massimo, non si può non sottolineare la TUA vicinanza ai tifosi e agli Interclub, il TUO piacere di discutere di calcio e di Inter sempre e comunque, il TUO essere interista sino in fondo, come una fede.
Per cui, dopo questi 18 anni, un GRAZIE veramente immenso e l'augurio di rivederti ancora al fianco della nostra squadra.
Alessandro
E' vero che l'essere troppo tifoso a volte è deleterio, ma è ancora più vero che quello che ha dato la famiglia Moratti all'Inter è irrepetibile.
E parlando proprio di Massimo, non si può non sottolineare la TUA vicinanza ai tifosi e agli Interclub, il TUO piacere di discutere di calcio e di Inter sempre e comunque, il TUO essere interista sino in fondo, come una fede.
Per cui, dopo questi 18 anni, un GRAZIE veramente immenso e l'augurio di rivederti ancora al fianco della nostra squadra.
Alessandro
Inter-Livorno 2-0
La nostra squadra del cuore, come è universalmente noto, è un po' pazza. Spesso ci regala forti emozioni, nel bene e nel male, qualche volta si complica la vita riuscendo a non vincere partite facili o facendo sembrare dei fenomeni anche gli avversari più scarsi, qualche altra volta riesce a fare delle vere e proprie imprese. Questa sera niente di tutto questo. La parola più adatta a descrivere la partita di stasera è: noia. Una grande, lunga, interminabile noia. La prima mezz'ora di gioco è stata tra gli spettacoli calcistici più penosi ai quali ricordo di aver assistito. Ritmo lento, errori a ripetizione e, per dirla tutta, un avversario che, assolutamente conscio della propria inferiorità, faceva di tutto per addormentare la partita. Qualcuno potrebbe pensare che il Livorno, ormai promosso al ruolo di squadra B dell'Inter visti i tanti nerazzurri in prestito che vi giocano, puntasse solo a portare a casa un'onorevole sconfitta senza che nessuno si facesse male. Ma un paio di entrate assassine di Duncan e l'impegno di Mbaye (buona prestazione, non un fenomeno ma tanta corsa) hanno ampiamente smentito questa tesi. A proposito, ero seduto stasera di fianco a un tifoso livornese il quale mi confermava che Duncan è un rozzo scarpone, non a caso è solitamente un panchinaro. Da quel che ho visto tendo a credergli e penso che a meno di grossi progressi difficilmente tornerà all'Inter.
Tre le cose da ricordare nel primo tempo: gli striscioni esposti dalla curva per "ringraziare" il presidente Moratti (anche se nell'ultimo striscione che terminava con "in fondo ti abbiamo voluto bene" la locuzione "in fondo" se la potevano risparmiare), la super mega papera del nostro futuro portiere Bardi che ci ha regalato l'uno a zero e un bel tiro da lontano di Alvarez, questa volta messo bene in angolo dal povero Bardi.
Nel secondo tempo lieve miglioramento sul piano dell'impegno, ma nessun miglioramento sul piano dello spettacolo. Ritmi un po' più alti ma anche più errori e tanta confusione in campo. Il Livorno, come ci si aspettava, ha cercato di spingere un po' di più, e l'Inter ha avuto un po' più di spazi che però non ha mai sfruttato a causa di continui errori un po' di tutti, anche del solitamente impeccabile Palacio. I cambi di Mazzarri (Kovacic per un Alvarez sotto tono e Belfodil per un Guarin pasticcione tutto fumo e niente arrosto) non hanno modificato più di tanto la situazione.
Insomma, la noia mortale è andata avanti fino al 37', quando tra le ovazioni dello scarso pubblico presente ha fatto il suo ingresso in campo, con i capelli perfettamente curati come non fosse mai successo nulla, il nostro inossidabile capitano dalle 40 primavere suonate, che, come tutti ben sanno, rientrava dopo sei mesi di assenza per un bruttissimo infortunio. Quando in aprile il capitano si è rotto il tendine di Achille, non avrei scommesso un centesimo sul suo ritorno al calcio giocato ad alto livello. E probabilmente non ero l'unico. Ed eccolo invece che non solo rientra, ma gioca dieci minuti alla sua maniera, contrastando deciso gli avversari e partendo palla al piede saltando gli avversari come solo lui sa fare. Al 91' una sua ripartenza ha dato il via all'azione del secondo gol, segnato da Nagatomo su assist di Kovacic. Grandissimo capitano, Bentornato!!
Questa è stata la tipica partita in cui è difficile parlare dei singoli, il livello del gioco è stato così omogeneamente mediocre che non si può dire se hanno giocato tutti sufficientemente bene da portare a casa un 2-0 o se hanno giocato tutti male. Malgrado il risultato finale propenderei per la seconda. Comunque sia, Zanetti a parte, secondo me un po' meglio degli altri Cambiasso e Rolando e un po' peggio Guarin e Samuel, stranamente poco tranquillo e spesso precipitoso.
Dei giovani interisti con la maglia del Livorno male Duncan, bene Mbaye, insapore Benassi. Bardi sicuramente è un portiere molto bravo e promettente, ma stasera ha fatto una cappella disastrosa, quindi giudizio molto negativo.
Enrico
Tre le cose da ricordare nel primo tempo: gli striscioni esposti dalla curva per "ringraziare" il presidente Moratti (anche se nell'ultimo striscione che terminava con "in fondo ti abbiamo voluto bene" la locuzione "in fondo" se la potevano risparmiare), la super mega papera del nostro futuro portiere Bardi che ci ha regalato l'uno a zero e un bel tiro da lontano di Alvarez, questa volta messo bene in angolo dal povero Bardi.
Nel secondo tempo lieve miglioramento sul piano dell'impegno, ma nessun miglioramento sul piano dello spettacolo. Ritmi un po' più alti ma anche più errori e tanta confusione in campo. Il Livorno, come ci si aspettava, ha cercato di spingere un po' di più, e l'Inter ha avuto un po' più di spazi che però non ha mai sfruttato a causa di continui errori un po' di tutti, anche del solitamente impeccabile Palacio. I cambi di Mazzarri (Kovacic per un Alvarez sotto tono e Belfodil per un Guarin pasticcione tutto fumo e niente arrosto) non hanno modificato più di tanto la situazione.
Insomma, la noia mortale è andata avanti fino al 37', quando tra le ovazioni dello scarso pubblico presente ha fatto il suo ingresso in campo, con i capelli perfettamente curati come non fosse mai successo nulla, il nostro inossidabile capitano dalle 40 primavere suonate, che, come tutti ben sanno, rientrava dopo sei mesi di assenza per un bruttissimo infortunio. Quando in aprile il capitano si è rotto il tendine di Achille, non avrei scommesso un centesimo sul suo ritorno al calcio giocato ad alto livello. E probabilmente non ero l'unico. Ed eccolo invece che non solo rientra, ma gioca dieci minuti alla sua maniera, contrastando deciso gli avversari e partendo palla al piede saltando gli avversari come solo lui sa fare. Al 91' una sua ripartenza ha dato il via all'azione del secondo gol, segnato da Nagatomo su assist di Kovacic. Grandissimo capitano, Bentornato!!
Questa è stata la tipica partita in cui è difficile parlare dei singoli, il livello del gioco è stato così omogeneamente mediocre che non si può dire se hanno giocato tutti sufficientemente bene da portare a casa un 2-0 o se hanno giocato tutti male. Malgrado il risultato finale propenderei per la seconda. Comunque sia, Zanetti a parte, secondo me un po' meglio degli altri Cambiasso e Rolando e un po' peggio Guarin e Samuel, stranamente poco tranquillo e spesso precipitoso.
Dei giovani interisti con la maglia del Livorno male Duncan, bene Mbaye, insapore Benassi. Bardi sicuramente è un portiere molto bravo e promettente, ma stasera ha fatto una cappella disastrosa, quindi giudizio molto negativo.
Enrico
lunedì 4 novembre 2013
Avanti così !
Bella partita quella di ieri. In particolare il secondo tempo. Insomma se non avesse segnato quel felino di Pogba, sarebbe stata una bella giornata. Avanti così Inter e ora concentarti x battere gli Amaranto. Luca
Udinese-Inter 0-3
Prove da grande. Era da un po' che non si vinceva in trasferta, più precisamente dal 22 settembre col Sassuolo. Va anche detto che nelle altre trasferte (Cagliari, Torino, Atalanta) non ci eravamo comportati male, andando sicuramente più vicini alla vittoria che alla sconfitta. Tuttavia oggi, a parte la vittoria, c'è stato qualcosa in più. Nel primo tempo, dopo il quarto d'ora, la squadra ha dato l'impressione di avere la partita in mano come forse in nessun'altra occasione, Sassuolo a parte. Per parecchi minuti l'Udinese non ha letteralmente passato la metà campo e il 0-2 finale del primo tempo era assolutamente meritato, forse anche stretto per quanto visto in campo. Nella ripresa abbiamo iniziato un po' troppo tranquilli, cosa che ha visibilmente fatto incacchiare Mazzarri, ma alla fine mi viene in mente una sola occasione per l'Udinese: gran tiro di Di Natale a cui ha risposto Handanovic con una grande parata. Comunque tutto il secondo tempo è stato decisamente più improntato a contenere la reazione dell'Udinese che a segnare ancora. Il terzo gol segnato da Alvarez sul finale in puro contropiede ha definitivamente chiuso i conti e a quel punto anche gli avversari si sono rassegnati e hanno smesso di provarci.
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