martedì 9 febbraio 2010

Ma a chi dà fastidio l'Inter?

Sono due mattine che ascolto il telegiornale presto, intorno alle 7, in uno dei canali Mediaset, e quando arriva allo sport mi arrabbio.

Il motivo è semplice. La frase ricorrrente che sento è: sì, l'Inter vince il campionato, ma solo perché le altre squadre sono troppo deboli. Bisogna vedere nelle coppe internazionali quello che farà, è solo quello che conta.

Non so ma mi sembra che si voglia togliere molto all'Inter. Mi spiego: prima perdeva sempre, anche se poi si è capito perché, e tutti ce l'avevano con l'Inter. Ora vince, e tutti ce l'hanno con l'Inter. C'entrerà niente che Mediaset fa parte della Fininvest, e anche l'Associazione Calcio Milan è una società del Gruppo Fininvest?

Non voglio entrare in una polemica da derby, ma mi chiedo se l'informazione sull'Inter sia un po', diciamo, partigiana. Si può ancora dire "Grande Inter"? Vedremo il 24 con il Chelsea.

2 commenti:

  1. Tanto per cominciare ieri sera abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela alla pari con le più forti straniere. Che è già molto. Forse non sarà ancora grande Inter ma almeno non siamo più così inferiori alle grandi d'europa.
    In Italia invece pare che il possibile quinto scudetto consecutivo dia fastidio a molta gente. E sembra che si stiano davvero impegnando molto per non farcelo vincere. Non per fare lo spocchioso ma in Italia la nostra superiorità rispetto alle rivali è tale che potremmo anche farcela lo stesso, malgrado tutti i tentativi di media e palazzo. Un po' come è successo all'ultimo derby.
    Se dovesse succedere sarà una doppia soddisfazione per tutti gli interisti.
    Per tornare alle tue osservazioni su come l'inter viene trattata dai media del gruppo Finivest, mi viene in mente il buon vecchio Emiliano Mondonico in un intervista televisiva di qualche anno fa (nostri tempi bui) che, alla domanda di un intervistatore "Chi dovrebbe comprare Moratti per far fare il salto di qualità alla squadra?" rispose tranquillo "Una televisione".

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  2. Enrico, commento draconiano ma sincero e, credo proprio, vero!

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