mercoledì 17 maggio 2006

Inter, pulizie di primavera e questione morale della Bhagavadgita I

Mentre tutti ringraziano tutti -- Mancini ringrazia Moratti, Cruz ringrazia l'Inter -- il calcio italiano ha cominciato le grandi pulizie di primavera. Che è già  inoltrata, ma meglio tardi che mai. I tifosi ringraziano che alla Federcalcio sia stato nominato commissario straordinario l'avvocato interista Guido Rossi, il colto castigador. Che guarderà , controllerà , verificherà  e farà  le sue proposte secondo legge, immagino. Garantirà  che la legge sia rispettata.

Si apre così la questione morale della Bhagavadgita, il Vangelo degli induisti.
Il grande campo si apre con una scena epica: Arjuna, il Principe (del Foro), si chiede cosa dovrà  fare. Guarda gli avversari schierati, i suoi stessi parenti! che fanno una guerra ingiusta, che reclamano un regno non loro, ma suo e del suo popolo, il popolo del gioco leale, e capisce che per togliere il maltolto dovrà  scendere in campo e combatterli.

E scende in campo e combatte nel campo di Kuruskhetra, quello della federazione del calcio nazionale.

Alla fine di una battaglia, pero', Arjuna guarda il sangue sul corpo dei nemici, sa di aver causato tanta sofferenza ed è turbato. Si chiede se lui, principe e guerriero, debba fare una guerra che ha già  fatto spargere tanto sangue, il sangue dei figli di suo zio, il popolo dei suoi stessi cugini! Juventini, milanisti, e chi altro? Quale etnia ancora?

Si dibatte in una profonda questione morale.
Così Krishna, il Dio (dei tifosi), che lo aiuta sotto le spoglie di principe amico e auriga, gli va in soccorso e gli chiede:

-- Tu chi sei, Arjuna? --

E lui risponde: -- Sono un guerriero ma sono stato trascinato in una battaglia giusta ma anche ingiusta: ho causato morte e dolore e ho fatto spargere molto sangue, ed è il sangue dei miei cugini. --

I tifosi -- pardon, Krishna dice: -- Come guerriero il tuo fine è combattere una guerra giusta. Non hai voluto tu la guerra, ma sei costretto dalle circostanze. Ora sei qui, per volere degli dèi: e allora, combatti! Combatti senza pensare allo spargimento di sangue, combatti anche se uccidi, perchè 1) stai solo compiendo il tuo dovere di guerriero 2) stai difendendo i diritti dei tifosi -- ancora, scusate! del tuo popolo, del regno, del calcio stesso, di tutti, di pagare per uno sport che gioca con regole chiare, perchè tutti giochino con regole oneste, trasparenti e democraticamente scelte. Le regole stabilite. 3) Stai compiendo giustizia, perchè la giustizia si deve compiere, il Dharma deve essere realizzato, e tu sei la persona deputata a garantire che cio' avvenga. --

Questa è la prima risposta alla grande questione morale della Bhagavadgita da parte di Arjuna: combattere i cugini o no? La risposta è: La giustizia si deve compiere e la verità  si deve svelare. Sempre, a qualsiasi costo.

Perchè Satyam eva jayate, dicono tutti! o come dicono in India, Solo la verità  vince!

5 commenti:

  1. Bella ricostruzione in chiave epica. Pero' attenzione: gli avversari schierati di fronte a Guido "Arjuna" Rossi non sono parenti, come ricorda il vecchio adagio "Io non ho cugini" (che in genere si accompagna al "mai stati in B").
    Inoltre spero che il nostro paladino non abbia nemmeno un briciolo di pietà  nei confronti dei suoi nemici, che tanto, come abbiamo stabilito, non sono nemmeno parenti. E nemmeno un attimo di dubbio alla vista del sangue versato. E che Krishna (che francamente non riesco ad immaginarmi da chi possa essere rappresentato), quando finalmente arriva verso la fine della battaglia, non possa far altro che esclamare: "Ti fermi proprio adesso? Ma sei matto? Oggi non si fanno prigionieri!!".
    Insomma, hanno ragione gli indiani: la verità  deve vincere a qualunque costo (e ci mancherebbe). Ma se, già  che ci siamo, li facciamo anche soffrire come cani mettendoci una punta di sadismo io ne sarei felicissimo. Forza Arjuna, falli neri!!!

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  2. Enrico!
    1) Sì che siamo cugini, siamo tutti cugini perchè tutti facciamo parte della grande famiglia del calcio-. Non fratelli pero', mai stati in B!:)

    2) Krishna siamo tutti noi, il popolo onesto e democratico dei tifosi o dei protagonisti del calcio: raro e prezioso come un dio.

    3) Arjuna, quello vero, fa bene ad avere scrupoli, quando si uccide — ha fatto una strage con morti, dolore e spargimento di sangue — si deve sempre avere scrupoli. Ma la mia teoria è: prima di cantar vittoria aspettiamo perchè qui, come dicono dalle mie parti, il più pulito ha la rogna. Vediamo e aspettiamo perchè ci saranno connivenze e "aderenze" di ogni tipo, se non coinvolgimenti diretti.

    4) La migliore sofferenza per certa gente è lo scorno e la perdita di un sacco di soldi: quindi, retrocessione, sanzioni penali e sanzioni civili (multe astronomiche?): ma tutto secondo al legge perchè NOI — o almeno io e la gente come me — non fa niente contro la legge democraticamente discussa, scelta, varata, e messa ai voti del Parlamento da gente democraticamente votata da noi.

    5) Dolore? Soffrire? Torturare è assolutamente contro al legge: ma quello che ho detto credo di no. E penso che se tutto va come deve andare, ci sarà  chi soffrirà , e tanto. Altro che!

    6) E noi, interisti onesti e gente onesta in genere, agiremo seguendo la legge, perchè NOI siamo diversi dai malandrini. Spero tutti noi, non solo pochi.
    E Rossi credo che farà  esattamente così: secondo legge. Se ben applicata è già  abbastanza. Speriamo che faccia tutto secondo le regole. Perchè le regole ci sono, e basta che ne individui le infrazioni e faccia il suo lavoro: è già  abbastanza. Farà  il garante, ma della legge! Io lo spero.

    7) D'altronde Arjuna combatte al meglio e uccide, se così accade: e molti prima di morire soffrono sul campo di battaglia, credimi. Ma la seconda parte della storia me la riservo in un'altro post.

    8) E il finale è stupendo, ovvio!

    Satyam eva jayate!:)

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  3. p.s. cioè, spero che non ci siano connivenze e aderenze, ma un sistema così grande e ricco avrà  fatto gola a tanti, di tutti i tipi e tutti i club e le organizzazioni. Credo.

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  4. Sai com'è, a proposito di aderenze e connivenze, le ultime notizie portano dritte dritte a Capitalia e agli stessi giri loschi dell'alta finanza (dove "alta" è un eufemismo bello e buono) implicati negli scandali Cirio e Parmalat.
    Guarda cosa dice Tabacci (notizia delle ore 12.03) al proposito e la ricostruzione fatta dall'espresso sulle ingerenze di Capitalia nella gestione della Roma.
    Resto della mia idea: nessuna pietà  e nessun prigioniero.

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  5. brrrrrrrrr… quando ci sono troppi soldi la gente si vende l'anima (ma anche per meno soldi, e anche per pochini..).

    Ma Arjuna infatti non ebbe pietà  e il suo esercito non fece nessun prigioniero!

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